Tangoterapia: al via i Corsi 2017

I benefici del ballo argentino per i pazienti parkinsoniani sono scientificamente documentati. Alla Fondazione un incontro a settimana per tre mesi, rivolto a pazienti e caregivers

Rafforzare il senso di stabilità, impegnare la concentrazione e acquisire così controllo del movimento sono alcuni dei comprovati effetti positivi della Tangoterapia sulle persone con Malattia di Parkinson. “La possibilità di cadere è una tra le prime preoccupazioni nei pazienti parkinsoniani e rappresenta una concreta minaccia per la loro autonomia. Attraverso il Tango, che è essenzialmente fondato sull’equilibrio tra piede destro e sinistro, possiamo stimolare questa funzione in modo complementare a quanto fatto con la riabilitazione vestibolare”. Lo spiega la Dr.ssa Antonella Peppe, Neurologa della Fondazione Santa Lucia e promotrice della terza edizione del Corso di Tangoterapia, aperto alle persone con Malattia di Parkinson con disabilità lieve o media e ai loro caregivers. “Il ruolo di familiari o accompagnatori è fondamentale – sottolinea la Neurologa – non solo per il supporto nella gestione dei pazienti durante la sessione di ballo, ma anche per la determinazione di reazioni emotive positive”.

La pratica del tango, infatti, non genera progressi solo nell’equilibrio, la motilità articolare e le strategie di movimento, come descritto da più di una ricerca internazionale. “Nella nostra esperienza - spiega la Dr.ssa Peppe - abbiamo potuto osservare miglioramenti anche nel tono dell’umore, nelle attitudini relazionali e registrare nei pazienti un grado elevato di soddisfazione per questo tipo di terapia, accompagnato da un accresciuto benessere psicofisicoI migliori risultati si raggiungono nei casi di più costante partecipazione”.

Giunto alla sua terza edizione, il Corso è tenuto da due esperti tangueri. “La novità di quest’anno è che abbiamo coinvolto gli stessi pazienti nel reclutamento di altri partecipanti, aumentando così il loro coinvolgimento attivo nella realizzazione dell'iniziativa e la loro motivazione” – racconta la Dr.ssa Peppe.

Gli incontri si terranno ogni martedì, a partire dal prossimo 7 marzo, dalle ore 15.00 alle 16.30 nella sala attigua al Bar interno all’Ospedale.

(fotografia: dettaglio di dipinto dell'artista Massimo Pennacchini)