Il Capo dello Stato ha visitato oggi l'ospedale di riabilitazione e i laboratori di ricerca della Fondazione. Con lui il Ministro della Salute e l'Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio.
I bambini dell'Unità di Riabilitazione Infantile gli porgono una lettera. Non è fatta di parole e neppure di normali disegni. È un messaggio a icone, di quelli utilizzati ogni giorno in riabilitazione per comunicare anche quando non si ha la voce e non si riesce a compiere gesti. Il messaggio però è chiarissimo: "Buongiorno Presidente, siamo contenti che Lei sia venuto qui".
È stato il sentimento di tutti in questa giornata che ha visto il Capo dello Stato incontrare pazienti, personale medico-sanitario e ricercatori, visitando prima l'ospedale e poi i laboratori di ricerca della Fondazione Santa Lucia. Con lui anche il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che nel proprio intervento ha manifestato la volontà di mettere a sistema la riabilitazione in Italia in un "network di centri che possano dialogare e offrire il massimo dell'assistenza al di là dei confini regionali".
Durante la visita all'Ospedale della Fondazione, Sergio Mattarella ha potuto vedere da vicino anche l'attività di riabilitazione svolta con ausili robotici ed esoscheletri, per poi spostarsi nel reparto di riabilitazione infantile. "Sia il Presidente che il Ministro Lorenzin sono stati molto disponibili nell'intrattenersi con i bambini e i loro genitori - racconta la dott.ssa Daniela Morelli, responsabile dell'Unità Operativa di Riabilitazione Infantile - Il Presidente mi è apparso poi particolarmente intressato al rapporto tra attività clinica e ricerca e ha fatto domande sulle tecnologie che gli mostravamo per la riabilitazione". Tra le tappe della visita anche il Laboratorio di Fisiologia Neuromotoria, che da anni svolge ricerche con Nasa e Agenzia Spaziale Italiana sull'adattamento del cervello umano alle condizioni di non gravità nello spazio. Studi che mirano a trasferire lo studio di questi processi di adattamento in strategie terapeutiche per facilitare l'interazione con l'ambiente di persone che presentano disabilità motorie di origine neurologica.
L'incontro nell'Auditorium del Centro Congressi con personale e utenti della Fondazione si è aperto con un Inno di Mameli molto speciale, cantato dal Coro dell'Associazione Italiana Afasici. Persone che hanno perduto la capacità di linguaggio, ma in grado di cantare sulle note dell'Inno Nazionale davanti al Capo dello Stato. "Non posso resistere al desiderio di rivolgere un piccolo saluto - ha detto Mattarella prendendo a sorpresa la parola - Ero a conoscenza di quello che fate, ma vedere direttamente almeno alcune delle attività che vengono svolte qui, ha ben altro significato. Tutti gli ospedali sono luoghi in cui andrebbe bene andarci per rendersi conto della vita".
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha sottolineato nel proprio intervento che la Fondazione Santa Lucia è anche un IRCCS. "Questa specialità tutta italiana, che sono gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, sono strutture in cui pazienti e ricerca si incontrano. All'estero ci chiedono di capire meglio la natura degli IRCCS, che non sono né università né soltanto ospedali". Tuttavia per Lorenzin non tutti i 49 IRCCS presenti oggi sul territorio nazionale sono "uguali" e sottolinea l'attività in corso al Ministero della Salute per superare la logica dei "finanziamenti a pioggia" verso una sempre più chiara assegnazione dei fondi di ricerca mediante bandi che creino un sistema di "meritocrazia".
Di una "sfida importante per la scienza e per un moderno sistema sanitario" ha parlato il Direttore Generale della Fondazione, dott. Luigi Amadio, riferendosi a una riabilitazione sempre più complessa e altamente specializzata, che tratta pazienti anche molto gravi, come nel caso di pazienti reduci da coma. "L’accresciuta capacità di curare la fase acuta della malattia - ha spiegato Amadio - regala maggiori aspettative di vita. Ma questa vita deve poter essere vissuta bene fino in fondo. Confidiamo per questo in un dialogo fattivo con le istituzioni, per poter garantire sempre cure ad alta specializzazione, per poter offrire ai nostri ricercatori le giuste condizioni di lavoro".
Un riconoscimento all’operato del Santa Lucia è venuto anche dall’Assessore per le Politiche Sociali della Regione Lazio, Rita Visini: “Siamo in un’eccellenza di Roma e del Lazio, dove si affrontano quotidianamente tre sfide cruciali: quella della capacità di cura, della ricerca e dell’integrazione sociale”.
Tra i presenti nella sala del Centro Congressi anche gli atleti del Santa Lucia Basket, che hanno donato al dodicesimo Presidente della Repubblica la maglia giallo-blu della squadra con la scritta "Mattarella 12". "Il Presidente è stato molto cordiale e mi è sembrato che siamo anche un po' riusciti a sorprenderlo con questo regalo - racconta Capitan Cavagnini - L'ho invitato a vedere una delle nostre partite, magari una finale di campionato, e non l'ha escluso. Chissà!"